mercoledì 15 agosto 2012

I tre moschettieri vs IL MOSTRO


L’unità di un popolo sa trasformare l’argilla in oro. (Proverbio cinese)
Perché ci sia vera unità, questa deve sopportare la tensione più pesante senza spezzarsi.(Mahatma Gandhi)
 Quella di Taranto è una storia davvero affascinante. Città bagnata da due mari, una storia importante, gente che discende dai greci, padri fondatori della nostra cultura. Eppure negli anni sessanta siamo stati capaci di farci corrompere dalla grande industria.
In Inghilterra la rivoluzione industriale ha avuto luogo alla fine del '700. A Taranto questo processo ha vita incredibilmente duecentosessanta anni dopo, quando fummo accecati da una mollica di pane in fondo al mare che ai nostri occhi appariva come oro. Non si trattava di oro, ma di acciaio. Un acciaio che sessantuno anni dopo fuoriesce da ogni poro della nostra pelle e ci fa gridare al nostro diritto alla vita, al nostro diritto di immaginare la nostra città con occhi diversi, verso il futuro.
Questo futuro è partito per mano di alcuni ambientalisti, per certi versi dei visionari, per me degli eroi. Fabio Matacchiera e Alessandro Marescotti sono coloro che hanno smosso le coscienze, hanno portato luce alle nostre menti offuscate dalle nubi e dai fumi dell'industria. E l'hanno fatto non imponendo il loro pensiero o le loro idee, ma portando alla luce quelli che sono i mali di un sistema che proprio nell'acciaio ha fondato le radici di morte e disperazione per i cittadini di Taranto.
In altri tempi o in altre epoche la loro battaglia, la loro guerra sarebbe rimasta all'ombra. Ma nell'era digitale, di internet, la conoscenza e la cultura viaggiano spediti nelle case e nelle coscienze dei tarantini. Quella mollica di pane inizia a sgretolarsi, a consumarsi e mostrarsi per quella che in realtà è.
All'inizio di questa battaglia intorno al loro piccolo esercito c'era diffidenza e riluttanza. "Questa città non può vivere senza l'Ilva" "L'inquinamento è il male minore" "Io operaio mi sacrifico per la famiglia" erano gli slogan più frequenti. Politica e sindacati sempre a braccetto si sfregavano le mani vedendo come la classe operaia fosse così unita in nome dell'azienda. Ma il merito di Fabio Matacchiera e Alessandro Marescotti è stato quello di non mollare, anzi, hanno lavorato ad un ritmo sempre più accelerato, trovando in Angelo Bonelli, "il forestiero" come alleato che portasse all'attenzione nazionale ciò che accadeva a Taranto. I tre moschettieri sono riusciti attraverso rilievi, analisi e documentazioni a far tremare la stessa terra su cui poggia la vecchia industria.
La città tramite i social network è ogni giorno più compatta, una frangia degli stessi operai hanno fondato un comitato che solo il nome dice tutto "CITTADINI E LAVORATORI LIBERI E PENSANTI".
E proprio da loro è partita una rivoluzione culturale che guarda al futuro immaginandolo dipinto di verde anzichè di grigio.
Tutta Taranto sogna insieme ai Tre Moschettieri. La strada è quella giusta e se rimarremo tutti uniti i politici non riusciranno a mettere le mani sul nostro futuro, a quello dei nostri figli.
La giustizia e la vita trionferanno.

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